Si dice che la storia insegna, ma c’è chi sostiene che non lo fa…..
Forse è più plausibile la seconda ipotesi e molti eventi ne confermano la validità.
Negli anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale, molti bambini, sono rimasti vittime, spesso per gioco, di ordigni bellici inesplosi. Mi ricordo che quando ero adolescente, vedevo nel mio quartiere di Roma, alcune persone, ormai adulti,che avevano evidenti segni sul corpo di queste brutte esperienze. Ho sempre pensato come mai i genitori non li avessero messi in guardia da tali e noti pericoli. Forse non erano poi così noti? Oppure la peculiarità di quel momento storico non permetteva ai padri e le madri di controllare meglio i loro bambini, lasciandoli soli in strada a rischiare la vita?
E oggi cosa è cambiato? Non abbiamo le bombe inesplose in strada, ma abbiamo ordigni a orologeria nelle camerette dei nostri bambini…i computer! Come sessantotto anni fa, i genitori non conoscono i pericoli che corrono i loro figli quando giocano inosservati? Anche in questo caso, la storia non insegna…